Gruppi appartamento

Abitare senza la presenza dei genitori è una tappa fondamentale nel percorso di autonomia di una persona, è un diritto che spetta anche alle persone con disabilità.

Il Gruppo Appartamento è strutturato come un progetto di residenzialità a bassa intensità socio assistenziale, per due gruppi di persone con gravità medio lieve.
Sorgente cooperativa sociale e Associazione Fabrizio Viezzer, con il progetto “Come a casa mia” e “Sulla strada di casa” vogliono promuovere opportunità volte a potenziare l’autonomia di persone con disabilità attraverso un percorso di residenzialità semi-protetta.

arredamento gruppi appartamento
Finalità

Schematicamente le finalità sono:

  • Far acquisire un’identità di adulto non solo in termini di responsabilità verso se stessi e il contesto abitativo, ma anche nella costruzione e gestione di relazioni paritarie e di emancipazione dalla famiglia di origine.
  • Imparare a gestire la propria quotidianità in un contesto abitativo diverso da quello familiare.
  • Mantenere i percorsi di autonomia per i giovani adulti con disabilità predisponendo attività/iniziative che stimolino la persona ad un graduale divenire adulto (saper comunicare, orientarsi, chiedere, proporsi, usare servizi, ecc.).
  • Garantire continuità tra “PRIMA” e “ORA”. Il passaggio ad una vita in autonomia non vuole connotarsi con una chiusura con la vita precedente, ma garantire continuità negli obiettivi, nelle attività e nelle relazioni, incentivando il tutto.
  • Costruire una rete di relazioni aggiuntiva ai contesti di riferimento abituali, cioè scoprire e mantenere interessi propri, hobbies ed attività altre.
Benefici

Il progetto intende fornire la possibilità ad alcuni adulti con disabilità del territorio di realizzare un passaggio dall’autonomia di base ad un autonomia di gestione della vita quotidiana, che permetta l’acquisizione di un identità più consapevole e di una condizione di vita qualitativamente migliore.

Pur dando spazio a varie aree di intervento, l’elemento principale considerato è la “gestione del quotidiano”, inteso come sviluppo e potenziamento delle capacità di autonomia della persona con disabilità, questo per poter avvicinarla il più possibile al “vivere normale”.

Vestirsi, svestirsi, lavarsi, apparecchiare, sparecchiare la tavola, ecc. pur sembrando delle operazioni semplici e banali o abilità scontate, non lo sono per tutte le persone con disabilità. Ciascuna di loro riuscirà ad avere più possibilità per un normale e soddisfacente inserimento sociale se acquisirà o si avvicinerà all’acquisizione dei concetti sopra citati, rendendola quindi più autonoma.

Gli ambienti

Tipo di costruzione:

in un unico piano, con tetto a due spioventi, totalmente in bioedilizia, con strutture e muri in legno

Rispetto dell'ambiente:

nessun utilizzo di polistirolo, ma coibentazioni in legno e suoi sottoprodotti.

Riduzione consumi e inquinamento:

con l’installazione di pannelli fotovoltaici, per una produzione di circa 30 kw/h e pannelli solari per la produzione di acqua calda.

Ciascun appartamento è costituito da:
  • 2 (o 3) camere a due letti;
  • 2 bagni con doccia;
  • 1 cucina;
  • 1 zona pranzo – soggiorno;
  • 1 terrazza coperta, sul lato ovest del fabbricato, al verde di latifoglie;
  • 1 locale dispensa
pianta gruppi appartamento
pianta gruppi appartamento

Gli ambienti

Tipo di costruzione:

in un unico piano, con tetto a due spioventi, totalmente in bioedilizia, con strutture e muri in legno

Rispetto dell'ambiente:

nessun utilizzo di polistirolo, ma coibentazioni in legno e suoi sottoprodotti.

Riduzione consumi e inquinamento:

con l’installazione di pannelli fotovoltaici, per una produzione di circa 30 kw/h e pannelli solari per la produzione di acqua calda.

Ciascun appartamento è costituito da:
  • 2 (o 3) camere a due letti;
  • 2 bagni con doccia;
  • 1 cucina;
  • 1 zona pranzo – soggiorno;
  • 1 terrazza coperta, sul lato ovest del fabbricato, al verde di latifoglie;
  • 1 locale dispensa
appartamenti per gruppi di persone con disabilità
Il progetto del “Gruppo Appartamento” è definito dalla legge regionale 22/2002 come:

“Un servizio che accoglie persone adulte con disabilità prive di nucleo familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o permanentemente impossibilitata” con finalità di “accoglienza e gestione della vita quotidiana, orientata alla tutela della persona, allo sviluppo delle abilità residue e a favorire esperienze di vita autonome dalla famiglia di origine (qualora ci sia)”.

Destinatari del progetto

Il progetto è rivolto a persone con disabilità lieve o media che abitano nel territorio, maggiorenni, escluse patologie di tipo psichiatrico, con sufficienti autonomie personali nella cura di sé e con il desiderio di intessere una convivenza ricca di relazioni e di reciproca accettazione.

Meglio se alcuni “abitanti” sono inseriti in attività lavorative e/o di tirocinio, situazioni queste che portano anelito di socializzazione all’intero gruppo.

Indirizzi di Azione

Z

Autonomia personale

Per autonomia personale si intende il mantenimento e lo sviluppo di tutte quelle abilità che danno all’individuo la possibilità di limitare la richiesta d’aiuto durante l’arco della sua giornata. Con le persone che condividono l’appartamento l’educatore, insieme all’operatore socio-sanitario, cercherà di lavorare sulle azioni di routine, come lavarsi le mani, i denti, farsi la doccia, ma anche sapersi vestire, sapere quando lavarsi, saper stare a tavola e mangiare sano, tutto ciò partendo prima dall’osservazione della singola persona e dell’obiettivo che, secondo l’équipe, è perseguibile per la stessa

Z

Autonomia domestica

Si tratta di un ambito in cui non è sempre semplice lavorare: consiste essenzialmente nell’abituare la persona a vivere adeguatamente nella propria casa “Come a casa mia”, collaborando nelle faccende domestiche, provvedendo autonomamente all’acquisto dei generi alimentari per la propria alimentazione, riconoscendo e soddisfacendo da solo, e nel gruppo, le proprie necessità.
Non solo: nell’autonomia domestica gli operatori cercheranno di trasmettere, condividere le regole della buona educazione e del rispetto della vita comunitaria, dall’aiutare un compagno che è in difficoltà, al rispetto del proprio turno di parola, al riconoscimento degli orari e, quindi, delle fasi della propria giornata.

Z

Autonomia sociale

Vivere una vita autonoma non significa non chiedere mai aiuto, ma significa soprattutto riconoscere i propri limiti e saper chiedere un’informazione quando si è per strada, sapere a chi rivolgersi quando si è in difficoltà, quale numero chiamare in caso di emergenza, ecc.
Ecco perché il Gruppo Appartamento prevede di organizzare degli impegni settimanali nel territorio, durante i quali le persone andranno ad acquisire maggiore confidenza con il mondo che li circonda, imparare a seguire un percorso, saper raggiungere un luogo preciso, ma soprattutto imparare a chiedere in caso di bisogno, riconoscere l’ora nell’orologio, saper fare una telefonata.
Le esperienze vissute verranno poi verificate e verbalizzate in un momento di incontro del gruppo al termine di ogni uscita.

Z

Conoscenza di se' e area affettivo-relazionale

Consapevolezza della propria identità: immagine di sé e degli altri.

Sapersi collocare nello spazio e nella realtà: riconoscere il proprio ruolo e assumersi la responsabilità delle proprie azioni.

Dimensione culturale: nel tempo e nello spazio in cui una persona è inserita e si trova a vivere, riconoscere e comprendere gli aspetti collegati con l’affettività, la propria identità ed espressione del proprio ruolo sessuale.

Dimensione biologica: conoscenza del proprio corpo e delle sue funzioni.

Dimensione ‘ludica’: rapporto con il proprio corpo ed espressione della personale sessualità.

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